Fotografia ad Infrarosso
La fotografia all’infrarosso è un tipo di fotografia che non è nata con le fotocamere digitali ma esisteva già molto tempo fa, ancora con quella che era la fotografia “a pellicola”. C’erano infatti pellicole speciali, la più famosa e diffusa era quella della Kodak HIR Infrared, fuori produzione dal 2006 o quella della Rollei Infrared 400, ancora in produzione.
Questo tipo di fotografia è qualcosa di molto diverso da quello che può essere la fotografia tradizionale in quanto “cattura” una parte di “luce” che il nostro occhio non è in grado di vedere. Ciò che viene “registrato” appartiene ad un mondo per noi totalmente invisibile e che solo alcune tipologie di esseri del mondo animale sono in grado di percepire. Per questo si presta molto all’interpretazione artistica e a varie tecniche personali di post produzione.
Con l’avvento del digitale, la fotografia all’infrarosso è diventata più facile in quanto i sensori, nativamente, hanno una notevole sensibilità nel campo infrarosso. Tuttavia, non tutte le fotocamere digitali sono adatte a scattare foto a infrarossi perché generalmente dispongono di un filtro speciale che ha lo scopo di eliminare questo tipo di frequenza per migliorare quella che è la fotografia standard. Una descrizione più completa ed esauriente di cosa sia la fotografia a infrarossi può essere trovata nelle mie note qui.
Fotografia nel Vicino Infrarosso
La fotografia nel vicino infrarosso è quella che può essere considerata la più “artistica” in quanto si presta a dare una personale interpretazione dell’immagine grezza in fase di post-produzione.
Questo tipo di fotografia utilizza un filtro con una banda abbastanza larga e molto vicina a quella del colore rosso. Il risultato è che una parte del rosso viene “registrata” e di conseguenza lavorata con risultati unici e artistici.
Per saperne di più sulla tecnica utilizzata per ottenere questi risultati, puoi guardare le mie note qui sul sito.
Fotografia del Profondo Infrarosso
A differenza della fotografia nel vicino infrarosso, la fotografia nel profondo infrarosso “registra” una parte dello spettro elettromagnetico che è “lontano” da ciò che il nostro occhio percepisce come il colore Rosso.
Il segnale così raccolto è quasi praticamente quello della sola Luminanza, cioè una semplice gamma di bianco e nero.
Per caratteristiche particolari in cui si trova questa gamma di frequenze, la profondità del bianco e nero è molto accentuata con contrasti particolarmente “forti” già in fase di ripresa.
Per saperne di più sulla tecnica utilizzata per ottenere questi risultati, puoi guardare le mie note qui sul sito.